Friday, September 26, 2008

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Valdesi di Calabria: alcuni caratteri

Continue, always taken by site of the City of Guardia Piemontese, this first overview on the Waldenses of Calabria.

the Occitan language
Occitania The term was coined in 1290, to define all the territories in which it was used the langue d'oc (language alternative alla lingua d'oïl e a quella del sì).
La storia di questa lingua è molto antica e va fatta risalire ai primi contatti e influssi ellenici che interessarono quest'area (che si può definire delimitata dal Mediterraneo, dai Pirenei, dall'Atlantico, dal Massiccio Centrale e dalle montagne del Delfinato).
Prepotenti furono successivamente gli influssi dell'espansione dei romani in Gallia: il latino si insinuò fortemente nella lingua occitana, modificandola soprattutto dal punto di vista verbale. Le invasioni barbariche del V e VI secolo portarono altri influssi minori.
I primi scritti in lingua occitana si ritrovano nel 900 d.C., e i primi versi dei troubadours nel 1100. Dal 1100 al 1200 la lingua occitana si diffuse in Europe also fascinated many poets, Italian and French.
One of the strongest components of Occitan culture was the strenuous opposition to the Catholic power: a factor that is strong rivalry with the papacy and the French crown. The battle was made more bitter by the concatenation of the heretic Cathar movement with the spirit of cultural autonomy Occitan. The "rebel heart of France" became a danger that the monarchy did not hesitate to get rid of, even launching a veritable crusade against the Cathars.
During 1400, many intellectuals Occitan continued to write works in their mother tongue, as finally banned by the French King Francis I in 1539. From this date the Occitan language was degraded spoken to the role of regional and categorized by linguists as a French patois in derogatory sense.
was thanks to the poet Frederic Mistral, in the second half of the 800, the Occitan language regained its dignity, being able to "resurrect" throughout the course of 900.
Very cleverly, the City Guard has a spoken vocabulary of current (guardiolo), which you can view and download on the site same.

ECONOMICS
Economically, the Waldenses of Calabria, continued to engage in those activities already practiced in the valleys of Piedmont, and especially devoted themselves to agriculture e alla pastorizia.
Tra le attività più redditizie praticate dai valdesi occorre menzionare l'allevamento del baco da seta che assieme alla lavorazione della lana costituiva la risposta al soddisfacimento di buona parte della domanda, locale e non, del mercato tessile di pregio.

USI RELIGIOSI
Dal punto di vista religioso, i valdesi esercitavano la loro fede con molta prudenza. Le loro riunioni religiose si svolgevano per lo più in abitazioni private, dove venivano lette le Sacre Scritture e si pregava recitando nel dialetto delle Valli.
Sebbene non adorassero le immagini dei Santi e della Madonna ed i loro riti potessero essere presieduti da chiunque fosse credente, seppero tenere per lungo tempo lontani i sospetti del clero, anche perché per gli atti religiosi con valore giuridico come i battesimi, i matrimoni e i funerali ricorrevano sempre alle chiese cattoliche e, inoltre, godevano della protezione dei nobili che li avevano accolti nei loro feudi per coltivarli in cambio di un canone d'affitto.
Nel caso di Guardia, il feudo che ospitava la colonia era quello di Fuscaldo di cui era proprietario il Marchese Salvatore Spinelli.

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